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Cosa prevedono i programmi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Cosa prevedono i programmi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro 1200 800 Eurofins EcoGestor

La formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro è uno degli strumenti principali per prevenire gli infortuni e garantire ambienti di lavoro sani e sicuri. Per essere efficace, questa formazione deve rispondere a criteri minimi condivisi, aggiornati e adattabili a ogni contesto produttivo. 

In Italia, questi criteri sono stati stabiliti nell’ambito del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e ulteriormente precisati tramite Accordi in Conferenza Stato-Regioni, l’ultimo dei quali è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 119 del 17 aprile 2025 (Rep. atti n. 59/CSR). 

Perché è importante definire contenuti minimi nella formazione 

Un programma formativo ben strutturato: 

  • Consente alle persone lavoratrici di riconoscere i rischi legati alla propria attività. 
  • Promuove una cultura condivisa della prevenzione. 
  • Garantisce l’adempimento degli obblighi normativi da parte del datore di lavoro. 

Avere contenuti minimi comuni su tutto il territorio nazionale permette una maggiore uniformità, migliora la qualità dell’apprendimento e facilita il controllo da parte degli organi ispettivi. 

Struttura della formazione secondo l’Accordo 2025 

L’Accordo del 2 maggio 2025 stabilisce la durata minima e i contenuti formativi obbligatori per ciascuna figura coinvolta nella prevenzione. Di seguito una sintesi aggiornata: 

Nota: l’utilizzo dell’e-learning è consentito solo per alcuni moduli, previa verifica di efficacia. 

Novità introdotte dall’Accordo CSR del 2025 

Tra le principali modifiche rispetto agli accordi precedenti: 

  • Introduzione dell’obbligo di formazione per il datore di lavoro, con contenuti mirati alla gestione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
  • Inserimento della formazione per nuove attrezzature prima non normate, come il carroponte, le macchine raccoglifrutta e i caricatori per la movimentazione dei materiali.
  • Rafforzamento dell’obbligo formativo per i preposti, con maggiore attenzione ai compiti di vigilanza.
  • Chiarezza sui requisiti di aggiornamento per preposti e dirigenti.
  • Validazione dei corsi già svolti, se conformi per durata e contenuti.
  • Monitoraggio dell’efficacia della formazione, anche per i percorsi online.

📄 Il testo completo dell’Accordo è disponibile in Gazzetta Ufficiale:  GU Serie Generale n.119 del 24-05-2025 

Come rimanere sempre aggiornati: EcoGestor Legislazione 

Nel contesto di una normativa in costante evoluzione, rimanere aggiornati è fondamentale per garantire la conformità e prevenire sanzioni. 

🧭 EcoGestor Legislazione è una soluzione digitale professionale, pensata per tutte le organizzazioni italiane che desiderano:

  • Essere informate in tempo reale su ogni aggiornamento normativo in materia di salute, sicurezza, ambiente e qualità. 
  • Ricevere avvisi personalizzati sulle norme applicabili alla propria attività. 
  • Archiviare, consultare e tracciare ogni modifica normativa in un’unica piattaforma online. 

Grazie a EcoGestor Legislazione, le imprese in Italia possono gestire in modo centralizzato e automatizzato la propria conformità legislativa, risparmiando tempo e risorse. 

EcoGestor Legislazione 

Conoscere i contenuti minimi della formazione obbligatoria è solo il primo passo. Per garantire la piena conformità e promuovere una cultura della prevenzione, è essenziale dotarsi di strumenti aggiornati, digitali e integrati. 

EcoGestor Legislazione è il partner ideale per orientarsi nel complesso panorama normativo italiano, con soluzioni su misura per ogni settore e realtà organizzativa. 

Requisitos legais da ISO 9001

Requisiti legali ISO 9001: cosa sono e perché sono essenziali per la certificazione

Requisiti legali ISO 9001: cosa sono e perché sono essenziali per la certificazione 1200 800 Eurofins EcoGestor

Le organizzazioni che desiderano ottenere la certificazione ISO 9001 devono soddisfare una serie di requisiti, tra cui quelli legali e normativi applicabili alla loro attività. Ma cosa comportano esattamente questi requisiti e perché sono fondamentali per un sistema di gestione della qualità?

Quali sono i requisiti legali della ISO 9001?

Si tratta di tutte le norme e i regolamenti applicabili all’attività di un’azienda nel suo contesto operativo. Tali norme possono essere locali, nazionali o internazionali e spaziano dalla legislazione specifica del settore alle norme ambientali, di sicurezza sul lavoro, di protezione dei dati o di responsabilità sociale d’impresa.

Perché la ISO 9001 richiede la conformità ai requisiti di legge?

Lo standard stabilisce che un’organizzazione deve identificare e rispettare i requisiti legali applicabili alla sua attività per assicurare che i suoi processi siano conformi agli obblighi normativi. In particolare, le sezioni 4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate e 7.5 Informazioni documentate insistono sul fatto che le organizzazioni devono:

  • Identificare i requisiti legali applicabili.
  • Mantenere un registro aggiornato di tali requisiti.
  • Garantire la conformità nei processi interni.
  • Dimostrare la conformità documentale durante gli audit o le ispezioni.

L’obiettivo è assicurare che il sistema di gestione della qualità non solo ottimizzi i processi interni, ma garantisca anche la conformità normativa, riducendo i rischi ed evitando sanzioni.

A cosa si riferiscono i requisiti legali della ISO 9001?

Questi requisiti legali possono riguardare aree diverse a seconda del settore in cui opera l’organizzazione. Alcuni esempi sono:

Area di conformitàEsempio di normative in ItaliaAmbito di applicazione
Protezione dei datiD.Lgs. 196/2003Trattamento e sicurezza dei dati personali nelle aziende.
Proprietà industriale e intellettualeCodice della Proprietà Industriale (D.Lgs. 30/2005) e Legge 633/1941 sulla protezione del diritto d'autore.Registrazione e protezione di marchi, brevetti e copyright.
Commercio elettronicoCodice del Consumo (D.Lgs. n. 206/2005), D.Lgs 70/2003, ley Bersani e D.Lgs 196/2003.Regolamentazione delle vendite online, protezione dei consumatori e cookie.
Legislazione sui consumatoriCodice del Consumo (D.Lgs. n. 206/2005)Diritti dei consumatori, garanzie e resi sugli acquisti.
Controllo qualità dei prodottiCodice del Consumo (D.Lgs. n. 206/2005)Sicurezza e qualità dei prodotti industriali e di consumo.
Sicurezza alimentarelegge n. 283/1962 , DPR n. 327/1980, Regolamento 178/2002 e Regolamenti CE 852/2004 e 853/2004.Standard di qualità e igiene nell'industria alimentare.
Protezione dell'ambienteD.Lgs. 152/2006 “Testo Unico Ambientale”Conformità ambientale e gestione sostenibile dei rifiuti.

EcoGestor Legislazione: controllo completo dei requisiti legali ISO 9001

Il monitoraggio è fondamentale per la conformità alla norma ISO 9001, ma la gestione delle normative applicabili nei diversi Paesi può rappresentare una sfida. EcoGestor Legislazione è una soluzione digitale che consente alle organizzazioni di tenere sotto controllo i requisiti di legge in Spagna, Portogallo, Italia, Francia e Cile, facilitando la gestione della normativa:

  • Aggiornamento automatico delle normative applicabili.
  • Avvisi personalizzati in caso di modifiche normative.
  • Registrazione documentale della conformità legale. 
  • Facilità di audit con prove sempre disponibili.

Con EcoGestor Legislazione le aziende si garantiscono una rigorosa conformità ai requisiti di legge richiesti dalla ISO 9001, evitando sanzioni e facilitando l’ottenimento e il mantenimento della certificazione.

decreto sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio

Il futuro della gestione degli imballaggi in Spagna: avviata la consultazione pubblica sul nuovo Real Decreto 6 maggio 2025

Il futuro della gestione degli imballaggi in Spagna: avviata la consultazione pubblica sul nuovo Real Decreto 6 maggio 2025 1200 800 Eurofins EcoGestor

Il Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica (MITECO) ha avviato la consultazione pubblica preliminare per la stesura del Nuovo Decreto Reale imballaggi e sui rifiuti imballaggio in Spagna. Il periodo di partecipazione è aperto fino al 5 giugno 2025 e il documento è disponibile sul sito web del Ministero MITECO.

Questo nuovo quadro normativo ha come obiettivo principale l’allineamento della legislazione spagnola alla Legge sui rifiuti e suoli contaminati. Inoltre, si adegua al nuovo Regolamento (UE) 2025/40, che entrerà in vigore nell’agosto 2026 e stabilisce criteri di sostenibilità, riutilizzo ed etichettatura ambientale lungo l’intero ciclo di vita degli imballaggi.

Impatto per gli operatori economici con sede in Italia

Le aziende italiane che commercializzano prodotti imballati sul mercato spagnolo devono prestare particolare attenzione a questa iniziativa. Anche se con sede fuori dalla Spagna, introducendo imballaggi in tale mercato, assumono lo status di “produttori” secondo la normativa spagnola ed europea, e sono quindi soggette ai nuovi obblighi.

Tra le principali implicazioni previste vi sono:

  • Registrazione dei produttori: sarà probabilmente richiesto l’obbligo di iscrizione nei registri nazionali dei produttori di imballaggi o in registri equivalenti.
  • Responsabilità Estesa del Produttore (EPR): gli operatori dovranno finanziare e organizzare la gestione dei rifiuti degli imballaggi immessi sul mercato spagnolo. L’adesione a un Sistema Collettivo di Responsabilità Estesa del Produttore (SCRAP) sarà con ogni probabilità necessaria.
  • Obiettivi di prevenzione, riutilizzo e riciclo: i produttori dovranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla nuova normativa.
  • Trasparenza e comunicazione: sarà obbligatorio fornire alle autorità informazioni chiare sulla gestione e tracciabilità degli imballaggi.
  • Costi e fatturazione: il nuovo decreto definirà come i costi dovranno essere trasferiti ai clienti e come queste informazioni dovranno essere riportate nelle fatture.
  • Contrasto alle frodi: sono previste misure per rafforzare la tracciabilità ed evitare situazioni di inadempienza da parte di operatori esteri che vendono da remoto senza rispettare gli obblighi normativi

Partecipazione e soluzioni digitali

Eurofins raccomanda agli operatori italiani di seguire attentamente questo processo e di partecipare, quando possibile, alle fasi di consultazione pubblica. Per supportare le imprese, mettiamo a disposizione strumenti come Ecogestor Legislazione, che consente di monitorare l’evoluzione normativa in ambito ambientale e garantire una piena conformità al nuovo regolamento.

 

conformità normativa ambientale

Garantire la conformità normativa ambientale non è mai stato così semplice: scopri EcoGestor Legislazione

Garantire la conformità normativa ambientale non è mai stato così semplice: scopri EcoGestor Legislazione 1200 800 Eurofins EcoGestor

Il panorama normativo ambientale è in costante evoluzione, ma una piattaforma digitale ti permette di essere sempre un passo avanti.

Gestire la legislazione ambientale in azienda è una sfida quotidiana. La quantità di norme, aggiornamenti e obblighi cresce costantemente e spesso è difficile capire cosa applicare e come farlo correttamente. Per questo nasce EcoGestor Legislazione, lo strumento sviluppato da Eurofins per accompagnare le organizzazioni nella gestione pratica e quotidiana della conformità normativa ambientale.

Una piattaforma completa, sempre aggiornata

EcoGestor Legislazione non è solo un archivio di leggi: è una piattaforma intuitiva che fornisce la legislazione ambientale applicabile specificamente alla tua attività, aggiornata ogni giorno grazie al monitoraggio costante del DOCE (Diario Ufficiale dell’Unione Europea) e della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Grazie a questi aggiornamenti automatici, le aziende possono contare su informazioni sempre attuali, ufficiali e rilevanti, evitando così rischi di non conformità e sanzioni.

Obblighi ambientali chiari e operativi

Una delle funzioni più apprezzate di EcoGestor è la possibilità di vedere non solo la normativa applicabile, ma anche un elenco dettagliato degli obblighi ambientali, spiegati in modo pratico e operativo.

In questo modo, ogni impresa sa esattamente cosa deve fare per essere conforme. È un vero e proprio traduttore della norma in azioni concrete, pensato per rendere la compliance più accessibile ed efficiente.

Supporto personalizzato con un consulente esperto

EcoGestor Legislazione non è solo software: è anche accompagnamento professionale. Ogni cliente viene seguito da un consulente ambientale qualificato, che:

  • Aiuta a interpretare correttamente le norme;
  • Valuta la legislazione realmente applicabile al sito;
  • Supporta l’identificazione e il rispetto degli obblighi.

Questo servizio personalizzato permette alle aziende di affrontare la normativa con tranquillità, con il supporto di un esperto sempre a disposizione.

Un’esperienza consolidata al tuo servizio

Eurofins mette a disposizione oltre 20 anni di esperienza nel settore ambientale, con una rete europea di professionisti e tecnologie all’avanguardia. La nostra divisione Eurofins EcoGestor è oggi un punto di riferimento per la consulenza normativa e la digitalizzazione della gestione ambientale.

EcoGestor è già utilizzato da centinaia di organizzazioni in tutta Europa, in settori industriali, sanitari, logistici e pubblici.

Scopri EcoGestor Legislazione

Se cerchi una soluzione efficace per garantire la conformità normativa ambientale, semplificare la gestione degli obblighi e avere sempre una visione aggiornata della normativa che ti riguarda, EcoGestor Legislazione è la risposta giusta.

👉 Scopri la piattaforma e richiedi una demo gratuita

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che é un rifiuti zero

Sapevate che i rifiuti zero vanno ben oltre il riciclaggio?

Sapevate che i rifiuti zero vanno ben oltre il riciclaggio? 1200 800 Eurofins EcoGestor

Sempre più aziende cercano di raggiungere l’obiettivo di Rifiuti Zero (Zero Waste), un concetto che va oltre la semplice gestione dei rifiuti. Ma cosa significa veramente questo termine? Continuate a leggere per scoprirlo.

Rifiuti zero: oltre il riciclo

Il concetto di rifiuti zero si riferisce a un modello di gestione ambientale in cui la produzione di rifiuti è ridotta al minimo e il loro riutilizzo, riciclo o recupero è ottimizzato. L’obiettivo finale è evitare che i rifiuti finiscano in discarica o negli inceneritori, promuovendo un’economia circolare sostenibile.

Per raggiungere questo obiettivo, le aziende devono tenere sotto stretto controllo tutti i rifiuti prodotti, individuando le opportunità di riduzione e recupero. Quelle che soddisfano questi requisiti possono ottenere la certificazione rifiuti zero, un riconoscimento sempre più apprezzato nel settore industriale.

I vantaggi di EcoGestor Rifiuti nella gestione dei rifiuti zero

EcoGestor Rifiuti facilita il raggiungimento dell’azzeramento dei rifiuti da parte delle aziende grazie alle sue funzionalità chiave, quali:

  1. Controllo completo dei rifiuti EcoGestor consente di registrare e tracciare ogni rifiuto prodotto nell’organizzazione: tipologia, codice EER, quantità, origine, trasporto, gestore assegnato e destinazione finale. Questa tracciabilità completa è essenziale per identificare i punti critici e ridurre la produzione di rifiuti fin dall’origine.
  2. Grafici visivi interattivi Visualizzazione immediata dell’evoluzione degli sprechi: per tipologia, centro di lavoro, periodo di tempo e molto altro. Queste informazioni facilitano l’analisi comparativa e consentono di individuare in tempo reale le inefficienze o le aree potenzialmente migliorabili.
  3. Rapporti trimestrali automatici Ricevete via e-mail rapporti personalizzati e aggiornati con dati consolidati sulla gestione dei rifiuti. Questi rapporti vi aiutano a prendere decisioni strategiche e a soddisfare i requisiti di audit o certificazioni ambientali.
  4. Automazione dei documenti Generazione automatica di documenti quali fogli di tracciamento, notifiche di trasferimento, contratti con i gestori e qualsiasi altro file richiesto dalla normativa vigente. Questo riduce il carico amministrativo e il rischio di errori.
  5. Garanzia di conformità normativa EcoGestor è sempre aggiornata sulla legislazione statale e regionale, assicurando che tutte le operazioni di gestione dei rifiuti siano eseguite in conformità alla legge. Questo non solo evita sanzioni, ma rafforza anche la reputazione ambientale dell’azienda.
  6. Ottimizzazione dei processi interni Grazie ai flussi automatizzati e all’interfaccia intuitiva, EcoGestor riduce il tempo dedicato alle attività ripetitive e migliora il coordinamento tra i reparti (produzione, qualità, ambiente, logistica, ecc.).
  7. Preparazione alle certificazioni rifiuti zero Il sistema genera la documentazione e le prove necessarie per qualificarsi per le certificazioni ambientali come Rifiuti Zero (AENOR, EUROCERT,BCorp, ecc.), che sono sempre più apprezzate nel settore industriale e dai clienti.

Un alleato nell’economia circolare

EcoGestor Rifiuti non solo aiuta le aziende a raggiungere gli obiettivi di rifiuti zero, ma promuove anche un modello di produzione basato sull’economia circolare, aumentando la sostenibilità e l’efficienza.

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cos'è ISO 14001

Cos’è la norma ISO 14001 e a cosa serve?

Cos’è la norma ISO 14001 e a cosa serve? 1200 800 Eurofins EcoGestor

Sempre più aziende in Italia riconoscono l’importanza della sostenibilità ambientale come parte integrante della propria strategia. In questo contesto, la norma ISO 14001 rappresenta uno strumento essenziale per strutturare un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) conforme agli standard internazionali. Ma di cosa si tratta esattamente e quali vantaggi offre? 

Che cos’è la norma ISO 14001? 

La certificazione ISO 14001 è una norma internazionale che definisce i requisiti per un sistema di gestione ambientale efficace. È progettata per aiutare le organizzazioni a identificare, monitorare e controllare gli impatti ambientali delle proprie attività in un’ottica di miglioramento continuo. 

Questa norma fornisce un quadro strutturato per la gestione dei rischi ambientali, promuovendo la prevenzione dell’inquinamento, il rispetto della normativa vigente e la considerazione delle esigenze sociali ed economiche. 

Aderire allo standard ISO 14001 significa dimostrare un impegno volontario e verificabile verso la tutela dell’ambiente, migliorando allo stesso tempo la reputazione dell’organizzazione agli occhi di clienti, autorità, partner commerciali e comunità locali. 

A cosa serve la certificazione ISO 14001? 

La ISO 14001 si basa sul principio del ciclo PDCA (Plan-Do-CheckActPianificare, Fare, Verificare, Agire), favorendo un approccio sistemico alla gestione ambientale. Tra i benefici più rilevanti per le organizzazioni che decidono di certificarsi: 

  • Impegno per l’ambiente

Ottenere la certificazione ISO 14001 dimostra un’autentica volontà di gestire le tematiche ambientali in modo responsabile, integrandole nella cultura aziendale. Coinvolgere la leadership e tutto il personale nella gestione ambientale facilita il raggiungimento degli obiettivi strategici. 

  • Miglioramento delle performance 

L’adozione di un sistema conforme alla ISO 14001:2015 porta a un uso più razionale delle risorse naturali, riducendo il rischio di incidenti ambientali (come emissioni o sversamenti) e migliorando l’efficienza dei processi produttivi. Questo si traduce in risparmi economici, minori sanzioni e premi assicurativi più vantaggiosi. 

  • Reputazione e vantaggio competitivo 

Una gestione ambientale solida rafforza l’immagine aziendale sia all’esterno (clienti, stakeholder) sia all’interno (dipendenti). La conformità legale documentata e la riduzione dei rischi contribuiscono a costruire fiducia e credibilità, elementi chiave in un mercato sempre più attento alla sostenibilità. 

Normativa ambientale e conformità in Italia 

In Italia, la ISO 14001 si integra con il quadro legislativo ambientale nazionale, che include normative come il D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) e le disposizioni regionali. La conoscenza e il rispetto di questi obblighi sono elementi fondamentali per mantenere una certificazione ISO 14001 aggiornata ed efficace. 

Supporto alla certificazione con EcoGestor 

Il software EcoGestor Legislazione di Eurofins fornisce alle aziende italiane una piattaforma digitale per l’identificazione dei requisiti legali ambientali, la gestione dei rischi e il monitoraggio delle attività. Grazie a una struttura modulare e personalizzabile, EcoGestor accompagna le organizzazioni in tutto il ciclo di vita del SGA, garantendo conformità, efficienza e tracciabilità. 

aggiornamenti normativa ambientale aziende

Rimanere aggiornati sulla normativa ambientale è un dovere per le aziende italiane: ecco come farlo in modo efficace

Rimanere aggiornati sulla normativa ambientale è un dovere per le aziende italiane: ecco come farlo in modo efficace 1200 800 Eurofins EcoGestor

Ogni anno cambiano leggi, regolamenti e obblighi ambientali. Ma quante aziende riescono davvero a tenere il passo? Scopri quali aggiornamenti normativi ambientali recenti non puoi ignorare e come semplificare la gestione legale ambientale nella tua impresa. 

Un panorama normativo in costante evoluzione 

Per chi opera nel settore industriale, produttivo o dei servizi ambientali in Italia, restare al passo con gli aggiornamenti della normativa ambientale non è solo una buona pratica: è un obbligo che può prevenire sanzioni e garantire la sostenibilità delle attività aziendali. 

Negli ultimi anni, il quadro normativo europeo e nazionale ha conosciuto profonde trasformazioni, con nuove disposizioni su rifiuti, emissioni, acque, imballaggi e sostanze pericolose. Gli aggiornamenti arrivano in modo continuo e spesso frammentato, con notevoli difficoltà per le imprese nel raccogliere, interpretare e applicare le informazioni in tempo utile.

Esempi concreti di aggiornamenti normativi ambientali in Italia 

Vediamo alcuni degli aggiornamenti più rilevanti degli ultimi mesi: 

  • Regione Lazio – Determinazione regionale del 09/05/2025, n. G05745. Modifiche alla modulistica edilizia concernenti la segnalazione certificata di inizio attività, il permesso di costruire, la segnalazione certificata di inizio attività alternativa al permesso di costruire e la comunicazione d’inizio lavori asseverata.
  • Regione Lombardia – Decreto dirigenziale regionale del 23/04/2025, n. 5817. Dal 15-10-26 nuovi requisiti emissivi e impiantistici degli impianti termici civili a biomassa > 35 kW.
  • Provincia Autonoma di Bolzano – Delibera della Giunta provinciale del 22/04/2025, n. 274. Nuove e regole e principi per il recupero di materiali da costruzione e demolizione e per la qualità dei materiali edili riciclati.
  • Regione Lazio – Delibera della Giunta regionale del 15/04/2025, n. 230. Modalità operative per l’autorizzazione provvisoria degli scarichi di acque reflue industriali e di acque di prima pioggia in collettori non serviti da impianti di depurazione finali.
  • Regione Veneto – Decreto direttoriale regionale del 20/03/2025, n. 8.  Adozione del modello per la presentazione delle istanze di autorizzazione unica regionale, ai sensi dell’art. 9 del D. Lgs n. 190/2024.

La sfida per le imprese: troppe fonti, poco tempo 

Molte aziende faticano a controllare quotidianamente il sito della Gazzetta Ufficiale, i portali del MASE o dell’ISPRA, senza contare le fonti comunitarie. Inoltre, interpretare correttamente la normativa e calare gli obblighi nel proprio contesto operativo richiede tempo, competenze giuridiche e aggiornamenti costanti. 

EcoGestor Legislazione: la soluzione per le aziende italiane 

Per semplificare il monitoraggio normativo e garantire conformità, EcoGestor Legislazione offre un servizio digitale completo e personalizzato. Si tratta di una piattaforma SaaS sviluppata da esperti ambientali, che:

  • Fornisce aggiornamenti automatici sulla normativa ambientale rilevante per ogni azienda. 
  • Integra una banca dati normativa italiana ed europea costantemente aggiornata. 
  • Offre un servizio di analisi legale personalizzato, con interpretazioni chiare e suggerimenti operativi. 
  • Permette di tenere sotto controllo gli adempimenti ambientali, archiviare documenti e gestire audit. 

Grazie a EcoGestor, oltre 3.000 organizzazioni in Europa si mantengono sempre aggiornate e conformi, riducendo il rischio sanzionatorio e promuovendo una gestione ambientale efficiente e trasparente. 

L’ambiente normativo non aspetta. Dotarsi di uno strumento affidabile come EcoGestor Legislazione è una scelta strategica per ogni impresa che voglia restare competitiva e rispettare la normativa ambientale in continua evoluzione. 

Quali Sono le Leggi che Proteggono l'Ambiente

Quali sono le leggi che proteggono l’ambiente? Un viaggio nel labirinto normativo italiano

Quali sono le leggi che proteggono l’ambiente? Un viaggio nel labirinto normativo italiano 1200 800 Eurofins EcoGestor

Vi siete mai fermati a riflettere su quali forze invisibili lavorano per preservare la bellezza dei paesaggi italiani, la purezza delle nostre acque e la salubrità dell’aria che respiriamo? La risposta si cela in un complesso sistema di norme giuridiche, un vero e proprio labirinto che mira a tutelare il nostro patrimonio naturale. Ma quali sono, nello specifico, queste leggi che proteggono l’ambiente in Italia?

L’Italia e la tutela del suo ecosistema

In un’epoca segnata da sfide ambientali globali, l’Italia gioca un ruolo cruciale nella protezione del suo ricco ecosistema. Dalle maestose Alpi alle coste cristalline della Sicilia, passando per le verdi colline toscane, il nostro territorio è un tesoro di biodiversità che necessita di una protezione costante e rigorosa. Comprendere l’ossatura legale che sorregge questa tutela è fondamentale per aziende, cittadini e istituzioni.

La struttura della normativa ambientale italiana

Il sistema di leggi ambientali in Italia è stratificato e dinamico. Al suo vertice troviamo la Costituzione Italiana, che all’articolo 9 riconosce la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. Questo principio fondamentale si traduce in una cascata di leggi, decreti legislativi e regolamenti che disciplinano specifici settori ambientali.

Il Testo Unico Ambientale: il pilastro normativo

A livello nazionale, il Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006) rappresenta la colonna portante della legislazione ambientale italiana. Questo corpo normativo organico raccoglie e coordina le disposizioni in materia di inquinamento atmosferico, idrico e del suolo, gestione dei rifiuti, bonifica dei siti contaminati, valutazione di impatto ambientale e danno ambientale.

Altre leggi fondamentali

Oltre al Testo Unico, numerose altre leggi e decreti intervengono in ambiti specifici. Pensiamo alla normativa sulla protezione delle aree naturali protette e della biodiversità (Legge Quadro sulle aree protette 394/1991 e successive modifiche), alle leggi per la riduzione delle emissioni in atmosfera, alle normative sulla gestione delle risorse idriche (come il Decreto Legislativo 152/1999 e successive modifiche), e alle disposizioni per la prevenzione e il controllo dei rischi di incidenti rilevanti (il cosiddetto Decreto Seveso III, D.Lgs. 105/2015).

L’influenza del diritto europeo

Il quadro normativo italiano è inoltre strettamente intrecciato con le direttive e i regolamenti emanati dall’Unione Europea. L’Italia, in quanto Stato membro, è tenuta a recepire e attuare la legislazione ambientale europea, che spesso detta standard minimi di protezione ambientale e fissa obiettivi comuni per gli Stati membri.

Le leggi proteggono l’ambiente, e orientarsi in questa selva di norme può apparire complesso. Per rimanere aggiornati e garantire la conformità alle sempre nuove disposizioni, è fondamentale disporre di strumenti efficaci e affidabili.

EcoGestor Legislazione: la soluzione digitale per la compliance ambientale

La piattaforma EcoGestor Legislazione rappresenta la soluzione ideale per chi desidera navigare con sicurezza nel panorama normativo ambientale italiano ed europeo. Questo servizio completo e personalizzato offre un accesso semplice e intuitivo a tutte le leggi e i regolamenti pertinenti, fornendo riassunti chiari e strumenti pratici per adempiere agli obblighi di legge e proteggere l’ambiente.

Eurofins Environment Testing Italy è il partner ideale per le aziende che desiderano garantire la propria conformità ambientale e operare in modo sostenibile nel rispetto della legislazione italiana ed europea.

Esplora EcoGestor Legislazione e scopri come semplificare la gestione della normativa ambientale per la tua azienda. 

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Non conformità e azioni correttive: come gestirle con successo

Non conformità e azioni correttive: come gestirle con successo 1200 800 Eurofins EcoGestor

La gestione delle non conformità e delle azioni correttive è fondamentale per qualsiasi organizzazione. In questo articolo ti spieghiamo come gestirle con successo. 

Cosa si intende per non conformità 

Una non conformità è, in generale, la mancata osservanza di un requisito prestabilito. Questi requisiti possono avere origine diversa: 

  • 📌Esterna (violazione di una legge, di una norma ISO, dei requisiti di un fornitore) oppure 
  • 📌Interna (inosservanza delle procedure interne aziendali, requisiti del sistema di gestione, ecc.) 

Le non conformità possono riguardare impegni presi con: 

  • Clienti (requisiti di commesse, certificazioni ISO…) 
  • Pubblica Amministrazione (normativa vigente, autorizzazioni specifiche) 
  • Altre parti interessate (dipendenti, azionisti, fornitori…) 
  • L’organizzazione stessa, quando si disattendono requisiti volontari (norme e procedure interne) 

Spesso si tende a interpretare le non conformità come errori o fallimenti. Tuttavia, nella logica del miglioramento continuo, andrebbero viste come opportunità di miglioramento, per fare meglio e correggere inefficienze. 

Cambiare approccio

  • Trasformare il concetto negativo in un’opportunità positiva. 
  • Analizzare le cause e risolverle alla radice per evitare che si ripetano. 

Origine delle non conformità 

Le non conformità possono essere individuate in diversi contesti: 

  • Nella gestione interna dei processi 
  • Durante ispezioni interne o controlli previsti dal sistema di gestione 
  • Nella gestione di rischi e opportunità
  • Durante verifiche o audit di conformità legale 
  • Dall’analisi di indicatori e monitoraggi periodici 
  • Da reclami o segnalazioni da parte dei clienti 
  • In audit interni ed esterni 
  • Nella revisione del sistema da parte della Direzione 
  • Da controlli qualità sui prodotti 
  • Da segnalazioni spontanee del personale 
  • In ispezioni della Pubblica Amministrazione 
  • Dal confronto tra risultati analitici e limiti normativi 

Chi può segnalare una non conformità

  • Clienti 
  • Personale interno (tutti devono essere in grado di rilevare e documentare non conformità) 
  • Fornitori 
  • Pubblica Amministrazione 
  • Auditor esterni 

Tipologie di non conformità 

La classificazione più comune avviene per gravità: 

  • Non Conformità Maggiore 
  • Non Conformità Minore 
  • Osservazione 

Non conformità maggiore

Violazione grave di requisiti normativi, interni o legali, che mette in pericolo l’integrità del sistema di gestione. 

👉Esempi: 

  • Nessun controllo su un processo critico 
  • Grave infrazione legale 
  • Mancanza di registrazioni obbligatorie 
  • Ripetizione costante di piccole irregolarità 

Non conformità minore

Deviazioni minime, sporadiche o parziali che non compromettono seriamente il sistema. 

👉Esempi: 

  • Firma mancante su un documento secondario 
  • Codifica errata di un documento 

Osservazione

Situazioni che non costituiscono una violazione ma offrono margine di miglioramento. 

👉Esempi: 

  • Ottimizzazione della documentazione 
  • Semplificazione delle procedure 

Non conformità reali e potenziali 

  • Reale: violazione documentata con evidenze oggettive. 
  • Potenziale: situazione che, se non corretta, potrebbe degenerare in una non conformità reale. 

Per risolvere le non conformità reali si agisce con azioni correttive, mentre per le potenziali si implementano azioni preventive. 

Cos’è un’azione correttiva

Un’azione correttiva è un intervento volto a eliminare la causa che ha generato la non conformità, non solo a risolvere l’effetto immediato. L’obiettivo è evitare che il problema si ripresenti. 

Trattamento delle non conformità 

Ogni organizzazione dovrebbe disporre di una metodologia documentata per: 

  • Individuare, analizzare e documentare le non conformità 
  • Pianificare e attuare azioni correttive/preventive efficaci 

Fasi consigliate: 

🔽 Individuazione: chiunque, interno o esterno, può rilevare una non conformità. Deve essere documentata con: 

  • Evidenza oggettiva 
  • Documento di riferimento violato 
  • Norma/legge applicabile 
  • Data e persona che la rileva 

🔽Analisi dell’effetto: valutazione dell’impatto e riparazione immediata

🔽Analisi della causa: uso di strumenti come diagramma di Ishikawa, Pareto, “5 perché?”, brainstorming, ecc. 

🔽Azione correttiva: azione mirata ad eliminare la causa radice, con responsabili e scadenze definite 

🔽Azione preventiva (per non conformità potenziali) 

🔽Monitoraggio: controllo periodico del progresso (% di avanzamento, ecc.) 

🔽Verifica dell’efficacia e chiusura: confermare che l’azione ha risolto il problema alla radice 

 

Redazione delle non conformità 

La redazione deve essere: 

  • ✅Chiara, concisa, oggettiva 
  • ✅Supportata da evidenze verificabili 
  • ✅Senza opinioni soggettive 
  • ✅Precisa nella terminologia usata 
  • ✅Coerente con i requisiti violati 

📌Elementi da includere: 

  • Descrizione dell’irregolarità 
  • Evidenze (documenti, osservazioni, interviste, ecc.) 
  • Riferimenti normativi, legali o procedurali 
  • Classificazione della gravità 
  • Valutazione del rischio (probabilità e conseguenza) 

Esempi di non conformità secondo le norme ISO 

ISO 14001 (ambiente) 

  • Contenitori rifiuti non etichettati 
  • Valutazione degli aspetti ambientali non aggiornata 
  • Emissioni non misurate secondo autorizzazione 

ISO 9001 (qualità) 

  • Prodotto non conforme alle specifiche 
  • Processo con scarsa documentazione o controllo 
  • Fornitura difettosa 

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In Eurofins EcoGestor offriamo una soluzione digitale completa per la gestione delle non conformità: EcoGestor Non Conformità consente il controllo digitale del processo, con assegnazione di responsabili, notifiche via email, gestione di azioni e compiti. 

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infortunio in itinere

Infortunio in itinere: cosa devono sapere oggi le imprese italiane?

Infortunio in itinere: cosa devono sapere oggi le imprese italiane? 1200 800 Eurofins EcoGestor

La gestione del rischio sul lavoro non si limita agli spazi fisici dell’azienda. Una delle questioni più delicate — e spesso sottovalutate — riguarda i cosiddetti “infortuni in itinere”, ovvero gli incidenti che avvengono durante il tragitto che il lavoratore compie dal proprio domicilio al luogo di lavoro (e viceversa). Questi eventi sono generalmente coperti dall’assicurazione obbligatoria gestita da INAIL, ma non sempre in modo automatico.

l’INAIL ha pubblicato una circolare esplicativa che ridefinisce i criteri fondamentali per distinguere correttamente tra infortunio in itinere e infortunio durante una missione di lavoro, chiarendo aspetti cruciali per la tutela dei lavoratori e la responsabilità delle aziende.

Qual è la differenza tra infortunio in itinere e infortunio in missione?

Per le imprese, distinguere in modo corretto tra un infortunio in itinere e uno in missione è fondamentale per evitare errori nella copertura assicurativa e nella gestione della sicurezza sul lavoro.

  • Un infortunio in itinere si verifica quando il lavoratore si sposta dal proprio domicilio abituale al luogo di lavoro, seguendo un percorso diretto, ragionevole e giustificato da esigenze lavorative. È coperto dall’INAIL, a meno che non vi siano deviazioni personali o comportamenti irragionevoli.
  • Al contrario, un infortunio in missione accade quando il lavoratore si trova temporaneamente fuori sede per motivi di lavoro. In questo caso, ogni spostamento effettuato — anche, ad esempio, dal proprio alloggio temporaneo al luogo della prestazione — è parte integrante dell’attività lavorativa e, quindi, viene trattato come un normale infortunio sul lavoro.

👉 Esempio pratico:

Un lavoratore che ha un incidente mentre va da casa all’ufficio subisce un infortunio in itinere.

Se lo stesso lavoratore, durante una trasferta in un’altra città, cade uscendo dall’hotel per andare dal cliente, si tratta di un infortunio in missione, quindi un infortunio lavorativo a tutti gli effetti, non in itinere.

Perché è importante?

Perché il trattamento legale, le responsabilità aziendali e le coperture assicurative cambiano a seconda del tipo di evento. Confondere le due tipologie può lasciare il lavoratore scoperto e l’azienda esposta a sanzioni o contenziosi.

Come devono agire le aziende?

Le imprese devono prestare attenzione a:

  • Identificare correttamente i tipi di spostamenti dei lavoratori.
  • Garantire coperture assicurative adeguate anche per chi lavora fuori sede.
  • Formare il personale sui comportamenti sicuri in viaggio o durante le missioni.
  • Adottare protocolli chiari per la gestione del rischio fuori dall’azienda.

Inoltre, è fondamentale sapere che non tutti gli incidenti in missione sono automaticamente indennizzabili: ad esempio, un comportamento personale, non giustificato da esigenze di servizio, può essere considerato un rischio elettivo e quindi escluso dalla copertura.

EcoGestor Legislazione: La soluzione per gestire gli infortuni fuori dall’azienda

EcoGestor Legislazione ti aiuta a mantenere il controllo normativo anche su aspetti complessi come gli infortuni in itinere e in missione. Grazie a una piattaforma sempre aggiornata e notifiche automatiche, puoi monitorare facilmente le novità legislative, come la recente circolare INAIL, e garantire che la tua azienda sia sempre allineata alle ultime disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro.

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