Un nuovo quadro normativo per ridurre l’impatto climatico
Il Regolamento Europeo 2024/573 introduce nuove restrizioni alla commercializzazione e all’uso dei gas fluorurati a effetto serra, con l’obiettivo di ridurne l’impatto sul riscaldamento globale. Questo regolamento stabilisce misure progressive per limitare la produzione e la distribuzione di questi composti, promuovendo alternative più sostenibili.
Principali divieti del Regolamento 2024/573 (Allegato IV)
L’Allegato IV del Regolamento 2024/573 elenca i divieti di immissione sul mercato di determinati prodotti contenenti gas fluorurati. Di seguito sono riportate le restrizioni più rilevanti in formato tabella.
Data di divieto dei prodotti/apparecchi:
1° gennaio 2025:
- Frigoriferi e congelatori per uso commerciale (apparecchi autonomi) contenenti altri gas fluorurati a effetto serra con GWP pari o superiore a 150.
- Qualsiasi apparecchio autonomo di refrigerazione, eccetto i refrigeratori, contenente gas fluorurati a effetto serra con GWP pari o superiore a 150, salvo nei casi in cui siano necessari per soddisfare i requisiti di sicurezza nell’area operativa.
- Apparecchi di refrigerazione, esclusi i refrigeratori e le apparecchiature di cui ai punti 4 e 6 (vedi Allegato IV), che contengano o dipendano da gas fluorurati con GWP ≥ 2500, eccetto quelli destinati a raffreddare prodotti a temperature inferiori a –50 °C.
- Sistemi split semplici contenenti meno di 3 kg di gas fluorurati elencati nell’Allegato I, o il cui funzionamento dipenda da essi, con GWP ≥ 750.
1° gennaio 2026:
- Frigoriferi e congelatori domestici contenenti gas fluorurati a effetto serra, salvo se richiesti per motivi di sicurezza nell’area operativa.
1° gennaio 2027:
- Refrigeratori contenenti o che dipendono da gas fluorurati con GWP ≥ 750 per apparecchi con capacità nominale superiore a 12 kW, salvo esigenze di sicurezza.
- Apparecchi monoblocco di condizionamento, altri apparecchi autonomi e pompe di calore autonome, collegabili a prese per ambienti chiusi, con capacità nominale fino a 12 kW, contenenti gas fluorurati con GWP ≥ 150, salvo esigenze di sicurezza. Se la sicurezza non consente l’uso di gas con GWP < 150, il limite sarà GWP 750.
- Sistemi split aria-acqua fino a 12 kW contenenti gas fluorurati o che ne dipendano, con GWP ≥ 150, salvo esigenze di sicurezza.
1° gennaio 2029:
- Sistemi split aria-aria fino a 12 kW con gas fluorurati con GWP ≥ 150, salvo esigenze di sicurezza.
- Sistemi split > 12 kW con gas fluorurati con GWP ≥ 750, salvo esigenze di sicurezza.
1° gennaio 2030:
- Apparecchi di refrigerazione (eccetto refrigeratori e apparecchiature dei punti 4 e 6) contenenti o che dipendano da gas fluorurati con GWP ≥ 150, salvo esigenze di sicurezza.
- Altri apparecchi autonomi di condizionamento e pompe di calore contenenti gas fluorurati con GWP ≥ 150, salvo esigenze di sicurezza. Se non è possibile utilizzare alternative con GWP < 150, il limite sarà GWP 750.
1° gennaio 2032:
- Refrigeratori contenenti o dipendenti da gas fluorurati per apparecchi con capacità fino a 12 kW, salvo esigenze di sicurezza.
- Apparecchi di condizionamento monoblocco, altri apparecchi autonomi e pompe di calore autonome, collegabili a prese per ambienti chiusi, fino a 12 kW, contenenti gas fluorurati, salvo esigenze di sicurezza. Se non è possibile utilizzare alternative ai gas fluorurati, il limite sarà GWP 750.
1° gennaio 2033:
- Sistemi split > 12 kW con gas fluorurati con GWP ≥ 150, salvo esigenze di sicurezza.
1° gennaio 2035:
- Sistemi split fino a 12 kW con gas fluorurati (senza soglia di GWP), salvo esigenze di sicurezza.
Impatto su imprese e settori industriali
Il settore maggiormente colpito sarà quello della refrigerazione e climatizzazione, ma le restrizioni avranno un impatto rilevante anche sui produttori di tali apparecchiature e su qualsiasi industria in cui siano essenziali. Inoltre, influenzeranno le aziende che pianificano investimenti in nuove attrezzature, costringendole a considerare alternative più sostenibili:
- Sostituzione dei refrigeranti nei sistemi industriali e commerciali, privilegiando alternative a basso impatto ambientale.
- Sviluppo di soluzioni prive di HFC nella produzione di schiume e solventi.
- Crescente domanda di sistemi elettrici e di commutazione senza SF6, stimolando l’innovazione nelle reti elettriche sostenibili.
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- Conformità normativa e controllo documentale per garantire che gli apparecchi e i prodotti immessi sul mercato rispettino le nuove disposizioni.
- Ottimizzazione dei processi industriali per sostituire le sostanze vietate con alternative sostenibili.
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