La gestione del rischio sul lavoro non si limita agli spazi fisici dell’azienda. Una delle questioni più delicate — e spesso sottovalutate — riguarda i cosiddetti “infortuni in itinere”, ovvero gli incidenti che avvengono durante il tragitto che il lavoratore compie dal proprio domicilio al luogo di lavoro (e viceversa). Questi eventi sono generalmente coperti dall’assicurazione obbligatoria gestita da INAIL, ma non sempre in modo automatico.
l’INAIL ha pubblicato una circolare esplicativa che ridefinisce i criteri fondamentali per distinguere correttamente tra infortunio in itinere e infortunio durante una missione di lavoro, chiarendo aspetti cruciali per la tutela dei lavoratori e la responsabilità delle aziende.
Qual è la differenza tra infortunio in itinere e infortunio in missione?
Per le imprese, distinguere in modo corretto tra un infortunio in itinere e uno in missione è fondamentale per evitare errori nella copertura assicurativa e nella gestione della sicurezza sul lavoro.
- Un infortunio in itinere si verifica quando il lavoratore si sposta dal proprio domicilio abituale al luogo di lavoro, seguendo un percorso diretto, ragionevole e giustificato da esigenze lavorative. È coperto dall’INAIL, a meno che non vi siano deviazioni personali o comportamenti irragionevoli.
- Al contrario, un infortunio in missione accade quando il lavoratore si trova temporaneamente fuori sede per motivi di lavoro. In questo caso, ogni spostamento effettuato — anche, ad esempio, dal proprio alloggio temporaneo al luogo della prestazione — è parte integrante dell’attività lavorativa e, quindi, viene trattato come un normale infortunio sul lavoro.
👉 Esempio pratico:
Un lavoratore che ha un incidente mentre va da casa all’ufficio subisce un infortunio in itinere.
Se lo stesso lavoratore, durante una trasferta in un’altra città, cade uscendo dall’hotel per andare dal cliente, si tratta di un infortunio in missione, quindi un infortunio lavorativo a tutti gli effetti, non in itinere.
Perché è importante?
Perché il trattamento legale, le responsabilità aziendali e le coperture assicurative cambiano a seconda del tipo di evento. Confondere le due tipologie può lasciare il lavoratore scoperto e l’azienda esposta a sanzioni o contenziosi.
Come devono agire le aziende?
Le imprese devono prestare attenzione a:
- Identificare correttamente i tipi di spostamenti dei lavoratori.
- Garantire coperture assicurative adeguate anche per chi lavora fuori sede.
- Formare il personale sui comportamenti sicuri in viaggio o durante le missioni.
- Adottare protocolli chiari per la gestione del rischio fuori dall’azienda.
Inoltre, è fondamentale sapere che non tutti gli incidenti in missione sono automaticamente indennizzabili: ad esempio, un comportamento personale, non giustificato da esigenze di servizio, può essere considerato un rischio elettivo e quindi escluso dalla copertura.
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